BUONUMORE CONSIGLI VECCHIE STORIE

HOMO SCIISTICUS

HOMO OPTIMUS

  • Prende il gancio dello ski-lift con una mano sola.
  • In seggiovia fuma annoiato, non prende il sole, tiene gli sci penzoloni, scende dal seggiolino all’ultimo momento.
  • Mangia un panino con lo speck, beve una coca-cola poi dice:”Vado perché è l’ora migliore e non c’è nessuno”. e va a farsi una discesa. 
  • Curva perfettamente da tutte e due le parti. 
  • Se cade da’ la colpa agli scarponi che non hanno retto la velocità. 
  • Scarponi: li infila con facilità, li toglie con leggerezza. 
  • Ha l’attrezzatura da un milione: maggior spesa gli occhiali. 
  • Quando alla TV vede cadere Tomba dice che è perché è male allenato. 
  • Se esce di pista è per farsi un canalone in neve fresca.

 

HOMO MEDIUS

  • Prende il gancio dello ski-lift con due mani, a volte lo strangola. 
  • In seggiovia non fuma ma prende il sole, che è sempre alle sue spalle, a rischio di violenti torcicollo. 
  • Tiene gli sci sull’appoggio e per scendere si prepara tre piloni prima. 
  • Mangia zuppa di verdura, beve un quarto di vino e poi dice: “Vado perché è l’ora migliore non c’è nessuno”. E va a dormire su una sdraio. 
  • Curva peggio da una parte, quasi sempre la sinistra. 
  • Se cade da’ la colpa alle lamine, ma non sa cosa siano. 
  • Scarponi: li infila con ferocia, li toglie con odio. 
  • Ha l’attrezzatura da un milione: maggior spesa la giacca a vento. 
  • Quando alla TV vede cadere Tomba dice che è perché ha sbagliato il peso sullo sci interno. 
  • Se esce di pista è per farsi una pisciata.

HOMO CAPRINUS

  • Prende il gancio dello ski-lift nei coglioni. 
  • In seggiovia se fuma fa cadere un guanto, se prende il sole fa cadere gli occhiali. 
  • Per scendere dal seggiolino si prepara dieci secondi dopo la partenza, viene preso dal panico sei piloni prima dell’arrivo, momento in cui perde un bastoncino e con l’altro tenta di accecare l’inserviente. 
  • Mangia polenta e salsiccia, beve quattro grappini e poi dice:”Vado perché è l’ora migliore e non c’è nessuno”.E va al cesso. 
  • Curva peggio da una parte, quella dove ci sono gli ostacoli. 
  • Se cade da’ la colpa ad un lastrone di ghiaccio, anche con due metri di neve fresca. 
  • Scarponi: glieli infilano gli amici, glieli tolgono gli infermieri. 
  • Ha l’attrezzatura da un milione: maggior spesa gli sci da gara. 
  • Quando alla TV vede cadere Tomba gode. 
  • Se esce di pista è per schiantarsi contro un albero.

HOMO SNOWBOARDER

  • Ski-lift: che palle! 
  • In seggiovia fa in modo di salire sempre da solo, si rolla una canna, si sdraia a prendere il sole fino al punto dove la seggiola passa sopra un panettone di neve fresca, dove si lancia nel vuoto ululando. 
  • Non mangia e non beve perché non ha tempo per queste cazzate. 
  • Non curva, carva! 
  • Se cade è per far vedere all’amico principiante che tutto sommato fa parte del gioco. 
  • Scarponi: li infila al mattino li toglie la sera. 
  • Ha l’attrezzatura da un milione: maggior spesa la bandana. 
  • Quando alla TV vede cadere Tomba dice che è perché usa l’attrezzo sbagliato: gli sci. 
  • Se entra in pista è per andare al bar a farsi un bombardino.

HOMO MILANESIS

  • Si incazza se non c’è l’omino che gli passa il gancio dello skilift, visto che ha pagato anche per quello. 
  • In seggiovia, rompe i coglioni lamentandosi che la neve non e’ come a St. Moritz, che gli impianti non sono come ad Avoriaz, che gli alberghi non sono come a Cortina, eccetera eccetera. 
  • Mangia polenta e capriolo, si incazza con la cameriera perchè non gli fa la fattura scaricabile come spesa di rappresentanza, poi dice: “Vado perché è l’ora migliore e ci sono tutti” E si mette a fare a pallate di neve con gli amici in mezzo alle ragazze che prendono il sole. 
  • Curva solo a due centimetri di distanza dagli altri sciatori, badando bene di sollevare quanta più neve possibile. 
  • Se cade si incazza con qualcuno che, secondo lui, gli ha tagliato la strada. 
  • Scarponi: non li toglie nemmeno in albergo (con quello che li ha pagati). 
  • Ha l’attrezzatura da 5 milioni, maggior spesa il gel per le labbra. 
  • Quando alla TV vede cadere Tomba dice che è perchè è un coglione di Bologna. 
  • Se esce di pista e’ per esibirsi in un salto acrobatico (nel camposcuola).

HOMO PUGLIESIS

  • Blocca tutta la coda della seggiovia perche’deve aspettare gli amici che sono rimasti indietro.
  • Sullo skilift, chiama a gran voce l’amico che sta tre ganci più avanti per raccontargli la sua ultima cagata. 
  • Fa spostare dodici persone per organizzare la tavolata comune (tre famiglie con bambini), estrae pane-formaggio-cioccolata in quantità industriali, fa casino, mena i bambini che fanno casino, poi dice: “Andiamo perchè è l’ora migliore e non c’è nessuno” e organizza una partita a calcetto sulla neve. 
  • Curva solo se la moglie lo sta riprendendo con la telecamera. 
  • Se cade cerca di coinvolgere quante più persone possibili e fa chiamare l’elicottero del soccorso. 
  • La cerimonia di chiusura degli scarponi coinvolge tutta la famiglia e ha un costo (in tempo e bestemmie) paragonabile allo scavo di una trincea in Cecenia. 
  • Ha l’attrezzatura da un milione: maggior spesa il cellulare. 
  • Quando alla TV vede cadere Tomba, bestemmia ad alta voce. 
  • Se esce di pista è per far pisciare il bambino.

EVERGREEN

Lettera di Luigi Borgo, giornalista, ad Alan Greenspan presidente della banca centrale americana. Alla vigilia delle olimpiadi invernali 2022 di Salt Lake City .

Fonte: Rivista mensile “SCIARE” FEBBRAIO 2002 

Gentile Signore,credo che i migliori investimenti siano quelli fatti sull’uomo. E allora l’esorto a considerare lo sci davvero un eccellente investimento.

Ci sono innanzitutto ragioni contingenti: siamo in inverno e poi da voi tra poco ci saranno le Olimpiadi e Bode Miller va veramente forte, ma ci sono soprattutto ragioni di fondo che ci indicano quanto sia un buon affare puntare sullo sci.

Ecco, come a lei piace, un’analisi del titolo.

1: lo sci è tra i pochissimi sport che non hanno età. Si può benissimo praticarlo fino ad età avanzata e ad ottimi livelli (si legga in proposito il libro di Vitaliano Damioli «Sciare fino a cent’anni» e si pensi al calcio o al football, ingiocabili tra gli over 40). 

2: lo sci è uno sport che fa partecipare tutti. Diversamente dai cosiddetti sport da stadio, chi assiste dal vivo a una gara di sci ha quasi sempre gli sci addosso e dopo, più gasato di prima, può a sua volta, e quasi sempre con più soddisfazione di prima, sciare.

3: lo sci è lo sport della famiglia: un nonno va a sciare con il figlio e con il nipote, anche se uno dei tre è maestro di sci e l’altro fa poco più dello spazzaneve. Perché sciare significa fare qualcosa per conto proprio assieme agli altri, per cui gli altri non sono mai un peso, ma solo compagnia. 

4: lo sci si esercita nei più bei teatri naturali del Pianeta, parola di Hermann Hesse. O, se si preferisce Buzzati, nei luoghi magici delle fate, che vale lo stesso.
 
5: lo sci porta gli uomini all’aria pura, nel silenzio della grande montagna, incantata o meno che sia, dove, parola di Thomas Mann, viene più facile trovare il bandolo a certi pensieri.Cioè, e siamo a 6, è una specie di uscita dal mondo ordinario, diceva Gozzano, dove il divenire del tempo si annulla e l’uomo trova pace e serenità. Continuiamo? 

 7: lo sci è amicizia e di confraternita alpina scriveva Massimo Mila. Ma anche (8) sciare, ce l’ha insegnato Leo Gasperi, è un po’ come volare e volare è tra i sogni più antichi e ambiziosi dell’uomo. Come un sogno è saper riconoscere la bellezza, e per Italo Calvino (siamo a 9) sciare è in fondo un modo di discernere con chiarezza il senso dell’ordine e del disordine, dell’armonia e del suo opposto, perché lo sciatore «sceglie a ogni istante nel caos dei mille movimenti possibili quello e quello solo che è giusto e limpido e lieve e necessario, quel gesto e quello solo, tra mille gesti perduti, che conta».

Gentile Mr. Greenspan, mi fermo a 9, poiché un altro significherebbe ridurre l’elenco in un decalogo che andrebbe stretto allo sci. Il quale, in verità, è una fonte d’ispirazione continua. Intellettuale, perché vedere il mondo che ti scivola sotto i piedi offre un’angolatura rara, ironica, penetrante; emotiva, perché dopo una giornata sugli sci sei felice, appagato, ti senti qualcosa dentro che ti mette a posto con l’esistenza, facendoti capire che la vita è un’esperienza gioiosa.

Insomma tra old e new economy io punto deciso sulla sport economy e sciare, di questi tempi, è un’azione che vale oro. Ci creda.
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